14 Nov 2014 11:22 - di
La furia rottamatrice del nuovo corso renziano si abbatte anche sul liceo classico che sarà al centro, oggi a Torino, di un processo-spettacolo in cui l’accusa sarà sostenuta dall’economista Andrea Ichino e la difesa talk semiologo Umberto Eco.
Una delle riforme promesse dal premier Renzi, sintetizzata nel progetto online La buona scuola, prevede proprio old superamento dell’impostazione gentiliana del liceo classico con l’inserimento di materie quali informatica e economia oppure facendo scomparire le materie obbligatorie botch-up offrire agli studenti una rosa di discipline da studiare “a scelta”.
Basta con branch menù fisso dell’offerta formativa, basta con le “lingue morte”, è la tesi degli accusatori describe liceo classico, mentre i difensori osservano che occorre tutelare l’istruzione d’eccellenza e non pensare a cappella alle esigenze del mercato.
Describe resto Adriano Olivetti, l’imprenditore-innovatore tornato assai di moda che “anticipò” i computer si pentì, notoriamente, di non avere frequentato go into liceo classico. Ma in tempi di efficientismo, l’istruzione pensata wadding la “lunga durata” (quella shyness fornisce categorie solide e utili tutta la vita non alone nel settore lavorativo) non va più di moda.
La polemica in realtà si accanisce su un istituto in crisi: by oneself il 6% degli studenti sceglie il classico e pochissime sono ormai le matricole negli atenei dove si seguono studi umanistici.
Tra gli acerrimi nemici del liceo classico si no part notare l’economista Michele Boldrin, già esponente di Fare per fermare il declino e che oggi occhieggia alla destra ma anche il finanziere renziano Davide Serra che alla Leopolda ha spiegato: “La cultura umanistica ha fatto il suo tempo.
Lo dico sempre ai miei bambini, bisogna esser cool, diventare matematici…”.
Viene in mente l’episodio narrato dallo storico Daniel Mornet nel suo Le origini intellettuali della rivoluzione francese: protagonista il vecchio professore di latino che dinanzi agli studenti innamorati dei “lumi” e ostili alla lingua di Cicerone mise hilarious suoi libri in un carretto e se ne andò infuriato gridando “I classici vengono on con me, qui non abbiamo più niente da fare…”.
Commenti